Storia

Storia

Rieti e la sua Storia

La fondazione della città di Rieti, la Reate sabina considerata da M. Terenzio Varrone centro geografico d’Italia, può collocarsi all’inizio dell’età del ferro. La storiografia antiquaria ne riconobbe come fondatrice la divinità eponima Rea. La civiltà sabina si fonde intimamente con le origini di Roma, dal leggendario ratto delle Sabine all’alternarsi dei primi Re, Tito Tazio che regnò associato a Romolo, Numa Pompilio che conferì leggi e culti al popolo romano. Nel 290 a.C., il processo di assimilazione fu definitivamente compiuto ad opera del console Manio Curio Dentato, che promosse la bonifica della pianura reatina, occupata dalle acque del Lacus Velinus attraverso la canalizzazione ed il taglio delle Marmore, oggi in territorio umbro.

Le acque del fiume Avens, ricche di sostanze minerali, nel corso dei secoli creato una barriera travertinosa che ne impediva il deflusso a valle. L’opera idraulica promossa dal console, a ragione apprezzata anche per gli effetti paesaggistici considerati tra i più interessanti e spettacolari della storia dell’ingegneria idraulica, provocò duri contrasti tra Reate ed Interamna, l’attuale Terni, per le conseguenze della regolamentazione delle acque del fiume Velino. La bonifica incrementò la produzione agricola nella valle reatina.

La città mantenne il rango di prefettura fino all’età augustea, quando assurse a municipium. Nel 116 a.C., Reate aveva dato i natali a Marco Terenzio Varrone, generale insignito della corona navalis schierato a fianco di Pompeo al tempo delle guerre civili, che l’antico avversario Caio Giulio Cesare incaricò di allestire la biblioteca di Roma. Varrone si dedicò allora alla ricerca antiquaria, occupandosi di linguistica, di scienze naturali, di agraria, di mitologia, qualificandosi come eruditissimus Romanorum e contribuendo a definire il ciclo delle disciplinæ liberales.

Le vestigia romane sono ancora ben visibili nel tratto urbano della Salaria, la quarta via strata romana che collegava l’area montana con le saline dell’Adriatico: oltrepassati i resti del ponte di epoca repubblicana si percorre ancora il monumentale viadotto di collegamento con l’arx eretto a sostegno del cardo maximus, l’attuale via Roma. Procedendo perpendicolarmente lungo l’asse est/ovest, la Salaria formava il decumanus maximus che fino al XIX secolo fu denominato via di Regno o via degli Abruzzi, poi intitolato a Giuseppe Garibaldi che da Rieti organizzò le sfortunate imprese della Repubblica Romana e di Mentana.

Nell’alto medioevo Rieti, costituita giuridicamente come Diocesi nel V secolo,  fu annessa al Ducato di Spoleto. Devastata dai Saraceni tra IX e X secolo, nel 1149 subì l’assedio dell’esercito di Ruggero II il Normanno. Dal 1198 fu comune guelfo, entrando nell’orbita del Patrimonio di San Pietro. Per la sua posizione di frontiera con i territori del Regno di Napoli fu inclusa tra le sedi della curia pontificia ospitando a lungo i papi Innocenzo III, Onorio III, Gregorio IX, Niccolò IV e Bonifacio VIII.

Amante degli eremi che costellavano la chiostra di colline e montagne a guardia della valle reatina, tra il 1209 e il 1225 Francesco d’Assisi frequentò a lungo la città accolto alla corte di papa Onorio III ed affidato alla protezione del cardinale Ostiense Ugolino dei conti di Segni, il futuro pontefice Gregorio IX. Il Santo visse qui alcune delle esperienze cruciali della propria esistenza: il miracolo di Greccio in occasione del Natale 1223 che dette vita alla tradizione del presepe, la definitiva stesura della Regola ispirata da Dio nella quiete  del bosco di Fonte Colombo.

La presenza della corte papale determinò nel corso del XIII secolo un notevole incremento della popolazione, inducendo il Comune a decretare nel 1252  l’ampliamento della cerchia muraria e l’urbanizzazione dell’area pianeggiante ai piedi dello sperone di travertino sul quale si era sedimentata nel corso dei secoli la città sabino/romana e medievale. Nella cattedrale romanica di Santa Maria Madre di Dio, ricostruita tra il 1109 e il 1225 sui resti della primitiva basilica paleocristiana, il 3 luglio 1234 papa Gregorio IX canonizzò Domenico di Guzman fondatore dell’Ordine dei Predicatori. Il 29 maggio 1289 papa Niccolò IV vi incoronò Carlo II d’Angiò Re di Puglia, Sicilia e di Gerusalemme.

Sul finire del XIII secolo, i pontefici Niccolò IV e Bonifacio VIII risiederono nel monumentale palazzo papale costruito tra il 1283 e il 1288 ad opera del valente architetto Andrea magister. Bonifacio VIII, sorpreso il 30 novembre 1289 da un violento terremoto mentre assisteva alle funzioni liturgiche in cattedrale, lasciò Rieti un mese più tardi dopo aver predisposto la costruzione di un maestoso arco a volta a botte e doppia volta a crociera per consolidare la struttura del palazzo papale.

La cattività avignonese allontanò per sempre la curia dalla città di Rieti, che sarebbe restata fedele alla causa pontificia fino agli albori del Risorgimento. Al tempo della Repubblica Romana del 1799 Rieti fu Cantone Urbano compreso nel Dipartimento del Clitunno. Durante l’età napoleonica, la città fu sede di Sottoprefettura, inclusa nel Dipartimento del Tevere, con capoluogo Roma. Il 7 marzo 1821, nei pressi del colle di Lesta nella immediata periferia orientale di Rieti fu combattuta la prima battaglia del Risorgimento tra le truppe del generale Guglielmo Pepe e l’esercito del generale Frimont.

Dopo la Restaurazione nel 1824 papa Leone XII riunì Rieti alla Delegazione di Spoleto. Nel 1831 la città, rimasta estranea ai moti rivoluzionari, fu ricompensata recuperando il rango di capoluogo di Delegazione. Al tempo della Repubblica Romana, Giuseppe Garibaldi fu di stanza a Rieti per alcuni mesi reclutando una legione di camicie rosse. Annessa al Regno Sabaudo per effetto del plebiscito del 1860, con la proclamazione del Regno d’Italia Rieti divenne capoluogo di Circondario della Provincia Umbra, unitamente alle delegazioni di Perugia, Orvieto, Spoleto. Nel 1923, Rieti fu aggregata alla provincia di Roma e finalmente, con decreto del 2 gennaio 1927, venne dichiarata capoluogo di provincia con l’annessione del Circondano di Cittaducale.

miniatura (1)

Personaggi Famosi

Curiosità

parco archeologico rieti

La necropoli di Campo Reatino

La necropoli di Campo Reatino si presenta come un’area funeraria risalente al 1000 a.C., periodo in cui periodo in cui prendeva inizio al processo di formazione dell’ethnos sabino.

Leggi di piu