La Vetta Del Monte Cervia Tra Castagneti Secolari Laghi E Creste
Le Gole Dell’Obito E La Vetta Del Monte Cervia, dove nidifica l’aquila reale
Da Paganico Sabino, uno dei paesi più antichi della Valle del Turano, fino alle suggestive Gole dell’Obito, passando attraverso castagneti secolari di rara bellezza e piccoli “pezzi” di storia che il bosco conserva da tanti Secoli. E’ un trekking storico/naturalistico quello che affronteremo partendo dal piccolo borgo incastonato nella montagna.
Il percorso segue un antichissimo sentiero che un tempo univa Paganico agli altri paesi del territorio come Ascrea, Collegiove e Marcetelli: si passa prima per la Vecchia Mola, poi per la sorgente “Fonte della Signora” e infine si attraversa il Ponte Romano all’interno del Bosco dell’Obito. Qui, incassate nell’omonima Valle, si possono ammirare le splendide Gole e, su una parete impervia, quello che da queste parti è noto come “il nido dell’Aquila”, dove frequentemente viene avvistato lo splendido rapace.
Tutto il percorso si snoda all’interno della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, area protetta istituita nel 1988 tra i bacini artificiali del Salto e del Turano, collegati fra loro attraverso una galleria sotterranea: i visitatori possono ammirare vari appezzamenti di castagneti da frutto di grandi dimensioni e di straordinaria bellezza per l’armonia della forma del fusto e della chioma, e comprendere quanto fosse forte il legame tra le popolazioni della Valle del Turano e le castagne, che per tanti lunghi inverni hanno preso il posto della pasta e del pane nella dieta di intere generazioni di contadini.
Giunti in vetta al Monte Cervia potremo godere di un panorama mozzafiato sul lago del Turano, su quello del Salto,e su tutti i paesi che lo circondano.
Il percorso segue un antichissimo sentiero che un tempo univa Paganico agli altri paesi del territorio come Ascrea, Collegiove e Marcetelli: si passa prima per la Vecchia Mola, poi per la sorgente “Fonte della Signora” e infine si attraversa il Ponte Romano all’interno del Bosco dell’Obito. Qui, incassate nell’omonima Valle, si possono ammirare le splendide Gole e, su una parete impervia, quello che da queste parti è noto come “il nido dell’Aquila”, dove frequentemente viene avvistato lo splendido rapace.
Tutto il percorso si snoda all’interno della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, area protetta istituita nel 1988 tra i bacini artificiali del Salto e del Turano, collegati fra loro attraverso una galleria sotterranea: i visitatori possono ammirare vari appezzamenti di castagneti da frutto di grandi dimensioni e di straordinaria bellezza per l’armonia della forma del fusto e della chioma, e comprendere quanto fosse forte il legame tra le popolazioni della Valle del Turano e le castagne, che per tanti lunghi inverni hanno preso il posto della pasta e del pane nella dieta di intere generazioni di contadini.
Giunti in vetta al Monte Cervia potremo godere di un panorama mozzafiato sul lago del Turano, su quello del Salto,e su tutti i paesi che lo circondano.
Per info:
Sara Battenti, Guida Ambientale Escursionistica: 3342583079
Sara Battenti, Guida Ambientale Escursionistica: 3342583079
Per prenotare:
www.terminillotrekking360.it/eventi
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