“I fiumi mi han sempre attirato. Il fascino è forse in quel loro continuo passare rimanendo immutati, in quell’andarsene restando, in quel loro essere una sorta di rappresentazione fisica della storia, che è, in quanto passa. I fiumi sono la Storia”. Tiziano Terzani

E il Velino porta nel suo scorrere incessante la storia di Rieti. Una storia che inizia dal sale, l’oro bianco dell’antichità, essenziale per la conservazione del cibo e per il suo condimento, ma anche per pagare i soldati, un vero e proprio genere di lusso per chi non aveva la fortuna di abitare lungo le coste. I Romani furono i primi a capirne le necessità e il valore, tanto da costruire la Via Salaria, la più antica via consolare che da Roma giungeva a Porto d’Ascoli per il trasporto del sale, attraversando la città di Rieti. Ma qui dovettero fare i conti con qualcosa di molto più potente: l’acqua del fiume  Velino. Croce e delizia del territorio reatino, il fiume che oggi, quieto e silenzioso, attraversa la città, in passato ha reso sempre difficile la vita della popolazione locale, costretta a combatterlo quando decideva che era il momento di uscire dai suoi argini. Fu il console Marco Curio Dentato a richiedere il taglio delle Marmore, facendo precipitare le acque del Velino nel Fiume Nera e liberando, dunque, la piana reatina dalle acque del Lacus Velinus. Uno tra gli interventi paesaggistici più importanti della storia, quello opera del console romano, che trasformò la città in un importante centro agricolo, naturale fornitore di Roma. L’abbondanza delle acque della città di Rieti e le ricorrenti piene del fiume Velino resero necessaria anche la costruzione di un viadotto formato da fornici rampanti per elevare la Salaria, superando il fiume con un solido Ponte in pietra, i cui resti sono ancora visibili, sottostanti il ponte attuale. Oggi le sponde del Fiume Velino,  sono luogo di incontro dei reatini grazie alla presenza di locali e ristoranti e di una passeggiata immersa nel verde che accompagna il corso del Fiume fino a ricongiungersi con la Ciclovia. Inoltre in alcuni punti è possibile praticare rafting o rilassarsi sulle piccole spiaggette lambite dall’acqua.