Marco Terenzio Varrone

 

 

Marco Terenzio Varrone

 

 

Nato a Rieti nel 116 a.C., Marco Terenzio Varrone fu erudito, poligrafo e uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. Animato da un profondo spirito patriottico e senso morale, è ricordato per l’immensa mole del lavoro compiuto. Profondamente ammirato dai contemporanei, da lui attinsero poi tutti gli eruditi e in genere la cultura romana e greco-romana dei secoli successivi.

Tra i maggiori rappresentanti della cultura del mondo antico, l’indagine moderna ha elencato 74 opere per un totale di 620 libri, anche se di tutta questa produzione rimane pochissimo. Tra questi un trattato in tre libri sull’agricoltura, e una parte della grande opera De lingua latina, insieme ad un migliaio di frammenti in versi e in prosa.
Al primo periodo della sua attività poetica si fanno risalire le Saturae Menippeae, opera composta col proposito di ammaestrare scherzando. Altra opera singolare fu sicuramente le Imagines (o Hebdomades) contenente 700 ritratti di personaggi romani e stranieri, accompagnati ognuno da un elogio in poesia e da un breve riassunto della vita in prosa.

Non solo letteratura, in quanto Varrone studiò largamente anche la lingua latina. A riprova di ciò la principale opera, il De lingua latina, che si suddivideva in varie parti dove venivano affrontati i temi dell’etimologia, della declinazione e della composizione delle parole.

Al centro della produzione varroniana erano le opere che studiavano le antichità nazionali, come Antiquitates rerum humanarum et divinarum, un’opera nella quale si affrontavano argomenti relativi all’umano e al divino.

Varrone fu autore anche di numerose poi le opere di carattere politico e geografico. Tra queste una importante opera enciclopedica sulle arti liberali, Disciplinarum libri IX. Di una grande opera sul diritto civile non rimane alcun frammento, così come per altre opere di varia erudizione che sono servite però da fonte agli eruditi posteriori. L’unica opera di Varrone a noi giunta quasi integra, Rerum rusticarum libri tres, fu scritta nel 37, a 80 anni: protagonista la campagna, contemplata con amore e grande sensibilità.

Oggi Marco Terenzio Varrone è ricordato a Rieti con una statua bronzea dell’artista locale Dino Morsani, seduto in serena contemplazione in Piazza Oberdan, nel centro della città.