Porta Cintia

 

 

Porta Cintia

 

 

Inizialmente nota come “Porta Spoletina”, Porta Cintia era collocata dove oggi si trova la sede dell’INPS, all’incrocio tra l’attuale via Cintia, via dei Pini e via dei Sanizi.

Come l’intera cinta muraria, subi vari restauri, nel 1379, 1382, 1460, 1495. Tale porta di legno andò però distrutta nel 1521 a seguito di un incendio, e al suo posto ne venne costruita una nuova.La porta venne riprogettata completamente in pietra nel 1866 dall’ingegnere reatino Eugenio Duprè. In seguito a questo intervento era costituita da due torri merlate, munite sui lati di piccole finestre, e fra le due si poneva un cancello in ferro, realizzato dalla fonderia Gregorio Catini nel 1870. Ma il destino che era stato della precedente fu proprio anche di questa nuova struttura, che andò perduta nel 1944 quando fu minata dai tedeschi in ritirata; non venne mai ricostruita.

La zona conserva ancora il nome dell’antica porta, al posto della quale sorgono oggi due grigi palazzi in stile razionalista, in mezzo ai quali scorre il traffico, “saldati” con le mura medievali poste ai loro fianchi.

Nel 2009 il cancello in ferro è stato ricollocato nella parte più vicina alla porta dell’odierna Piazza Marconi, davanti a due grandi alberi (immediatamente accanto ai due palazzi oggi presenti), in seguito a un’opera di riqualificazione della piazza stessa.