Palazzo Potenziani Fabri

 

 

Palazzo Potenziani Fabri

 

 

Un profilo che domina la visuale sud della città, dall’alto della roccia su cui è edificato il centro storico, Palazzo Potenziani Fabri è il risultato di una sequenza di interventi edilizi volti ad unificare fabbricati preesistenti nonché di egregie opere di restauro e mantenimento.

Il nucleo originario risale al XIII secolo e consisteva di più fabbricati separati recanti tracce degli interventi di riparazione resisi necessari dopo il terremoto del 30 novembre 1298. Alla gestione della Famiglia Pasinelli, che qui risiedette tra il XIII e il XV secolo, si devono gli affreschi decorativi di due sale al primo piano, e il soffitto ligneo a lacunari del XV secolo, egregiamente decorato con motivi zoomorfi e fitomorfi, sovrastante una sala al piano terra. Nel XVI secolo la proprietà degli edifici passa alla Famiglia Fabri, con alta probabilità la promotrice della fusione di essi in un unico ed imponente palazzo.

Ad inizio Ottocento, nonostante la fusione dei vari edifici, la proprietà del palazzo era divisa tra vari proprietari tra i quali spiccavano i Potenziani, famiglia di possidenti terrieri, che usava il palazzo soprattutto come sede per i propri uffici amministrativi e magazzino di scorte alimentari.
Caduto in un progressivo degrado, di proprietà della famiglia fino al 1979, proprio in questo anno Palazzo Potenziani Fabri venne acquistato dalla Cassa di Risparmio di Rieti che dette inizio ai primi interventi di recupero

Ad oggi Palazzo Potenziani Fabri è sede della Fondazione Varrone che ne ha promosso il riassetto e lo utilizza per mostre e conferenze grazie all’allestimento di nuovi spazi attrezzati.