La Chiesa di Santa Chiara

 

 

La Chiesa di Santa Chiara

 

 

La primitiva chiesa quattrocentesca, costruita ad uso delle Terziarie Francescane nei pressi dell’antica dimora del cavaliere Angelo Tancredi compagno di San Francesco, ebbe il titolo di Santo Stefano Protomartire. Nel 1570, grazie al generoso lascito del medico Paolo Buonamici da Aspra, la chiesa fu ampliata, ricostruita nelle forme attuali ed intitolata a Santa Chiara.

Le monache, nel frattempo entrate in rigorosa clausura, onorarono la memoria del benefattore facendo erigere il cenotafio in pietra che adorna la parete a cornu Evangelii, in prossimità dell’altare laterale dedicato a Santo Stefano, antico titolare della chiesa. L’altare maggiore presenta una tela raffigurante la Resurrezione di Cristo al cospetto dei Santi dell’Ordine dei Frati Minori affiancata dalle pregevoli statue dedicate a Santa Chiara e Santa Elisabetta d’Ungheria.

Il Museo Civico conserva le tavole del polittico di Marcantonio di Antoniazzo che un tempo adornava il refettorio del monastero, affacciato sulla riva destra del fiume Velino.