Arieti Rugby

Fango, sudore, pioggia, gioie e sconfitte. Quella degli Arieti, la squadra di rugby reatina, è una storia fatta di mete raggiunte tra botte e rispetto, una storia che ha il suo inizio negli anni 60.

È il 1961 quando Paolo Vaccari, rugbista romano originario di Morro Reatino, decide che è arrivato il momento di fondare una squadra di rugby a Rieti. La risposta non fu delle più entusiasmanti. Il giorno della presentazione del progetto al Circolo di Lettura del Teatro Flavio Vespasiano, infatti, le adesioni raccolte furono pochissime, ancor meno le presenze ai primi allenamenti in via San Liberatore, davanti alla palestra del liceo Classico Varrone. La fatica iniziale fu davvero molta, fatta di collette per raccogliere fondi. Ma chi ci crede davvero, si sa, prima o poi arriva alla sua meta. E così fu nel 1981, quando il rugby reatino toccò con mano l’ebbrezza della Serie A, una stagione durante la quale ci si poté mettere alla prova con le grandi come Treviso, L’Aquila e Roma.

Nonostante ciò il rugby a Rieti non è ancora totalmente contemplato come sport alla pari del basket e del calcio, molto più seguiti. Ma questo fino al 1996, quando lo stadio di Rieti ospita Italia-Scozia. La vittoria storica contro gli scozzesi fu come una improvvisa presa di coscienza, non solo da parte del popolo reatino, ma anche da parte dell’Europa intera che, per la prima volta scopre gli azzurri del rugby e comincia a considerarli degni del Sei Nazioni.

Ai festeggiamenti dei 50 anni dalla nascita del rugby reatino, tenutisi presso il Teatro Flavio Vespasiano, un Paolo Vaccari innamorato ancora come il primo giorno di questo magnifico sport dice “Il rugby è 25 per cento tecnica, 25 per cento tattica e 50 per cento amicizia”.

 

Arieti Rugby Asd 2014