Trekking sul Monte Giano e terzo tempo Castagne e Vino in Abbazia S.Quirico
Prima di tutto gli aspetti più importanti!
A termine escursione terzo tempo a cura Corte Catering presso l’abbazia monumentale di San Quirico nel Cuore delle Gole del Velino con degustazione enogastronomica di Castagne (marrone Antrodocano) e vino, quindi si mangia e si beve
A questo punto possiamo passare agli aspetti storico/naturalistici
A termine escursione terzo tempo a cura Corte Catering presso l’abbazia monumentale di San Quirico nel Cuore delle Gole del Velino con degustazione enogastronomica di Castagne (marrone Antrodocano) e vino, quindi si mangia e si beve
A questo punto possiamo passare agli aspetti storico/naturalistici
La montagna si trova in provincia di Rieti a nord-est di Antrodoco e domina, con una prominenza di circa 1300 m, la parte bassa delle Gole del Velino che lo separa dal massiccio del Terminillo a ovest, con il gruppo montuoso del Monte Nuria a sud e quello di Monte Calvo a est che ne rappresenta la naturale prosecuzione geomorfologica, a nord si collega direttamente ai Monti Reatini, mentre verso nord-est guarda verso la Piana di Cascina e i Monti dell’Alto Aterno.
La vetta principale raggiunge i 1.820 metri, ma sono presenti altre cuspidi, tra cui Croce di Monte Giano (1.779,3 m) che superano i 1.700 metri. Tra queste si sviluppa l’altipiano dei Prati di Monte Giano.
Alle pendici della montagna sono presenti le essenze tipiche della macchia mediterranea: roverelle, querce, aceri, che giungono fino ai 1200/1300 m. Oltre i 1300 metri iniziano a trovarsi i Faggi che sul versante ovest arrivano fino a circa 1700 metri.
All’estremità meridionale del monte Giano, nello stretto spazio che si trova tra quest’ultimo e l’adiacente monte Serrone (1044 m), si trovano le gole di Antrodoco (una stretta e selvaggia incisione nella roccia, lunga circa 1,5 km), che rappresentano punto di passaggio obbligato per le comunicazioni tra Rieti e L’Aquila.
A causa della loro posizione strategica, e della facilità con cui permettevano di tendere delle imboscate, le Gole di Antrodoco state teatro nel corso dei secoli di diversi eventi militari: tra questi, la sconfitta dell’esercito francese nel 1799 e la risorgimentale battaglia di Antrodoco del 1821.
La vetta principale raggiunge i 1.820 metri, ma sono presenti altre cuspidi, tra cui Croce di Monte Giano (1.779,3 m) che superano i 1.700 metri. Tra queste si sviluppa l’altipiano dei Prati di Monte Giano.
Alle pendici della montagna sono presenti le essenze tipiche della macchia mediterranea: roverelle, querce, aceri, che giungono fino ai 1200/1300 m. Oltre i 1300 metri iniziano a trovarsi i Faggi che sul versante ovest arrivano fino a circa 1700 metri.
All’estremità meridionale del monte Giano, nello stretto spazio che si trova tra quest’ultimo e l’adiacente monte Serrone (1044 m), si trovano le gole di Antrodoco (una stretta e selvaggia incisione nella roccia, lunga circa 1,5 km), che rappresentano punto di passaggio obbligato per le comunicazioni tra Rieti e L’Aquila.
A causa della loro posizione strategica, e della facilità con cui permettevano di tendere delle imboscate, le Gole di Antrodoco state teatro nel corso dei secoli di diversi eventi militari: tra questi, la sconfitta dell’esercito francese nel 1799 e la risorgimentale battaglia di Antrodoco del 1821.
La montagna deve una certa notorietà alla presenza, sul suo versante ovest, di una pineta che forma la scritta “DVX” (duce, dal latino dux, ducis). L’iscrizione domina la valle del Velino ed è visibile da diversi chilometri di distanza, avvicinandosi ad Antrodoco sulla via Salaria; nelle giornate di poca foschia, specialmente quando la montagna è innevata, la scritta è visibile anche dalla città di Roma.
Raggiungeremo il Rifugio Cardellini ai piedi della pineta monumentale con affaccio panoramico sulla Valle del Velino. Rientro per lo stesso percorso.
Per info:
Gabriele 392 6744254
Marco 339 2193520
Gabriele 392 6744254
Marco 339 2193520
Per prenotazioni:
Www.terminillotrekking360.it/eventi
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