Rieti e la tradizione del pesce di Lago
Lago del Turano, Lago del Salto, Lago Lungo, Lago di Ripasottile, Lago di Ventina, Lago di Paterno, Lago di Rascino, Lago della Duchessa… Il territorio di Rieti e provincia, soprattutto in primavera ed estate, diventa la meta preferita di tutti coloro che amano i laghi. E questo soprattutto per la bellezza dei paesaggi e la natura incontaminata, ma anche per la concomitanza di eventi culturali, artistici e soprattutto enogastronomici capaci di intrattenere turisti da tutto il mondo.
Re di queste zone è sicuramente il pesce di lago, e di tipologie nelle acque del centro d’Italia se ne trovano tantissime. Luccio, coregone, anguilla, breme, aspio, persico reale, carpa e molti altri abitanti dei bacini lacustri della provincia affollano le cucine dei ristoranti del territorio, per valorizzarne le carni che, se ben cucinate, risultano ottime e delicate e tutte da scoprire. Il pesce di lago possiede molti elementi nutrizionali, oltre ad essere digeribile. E’ ricco di Omega 3, vitamine e sali minerali e, grazie agliacidi grassi polinsaturi, favorisce la vitalità delle cellule del sistema nervoso, diminuendo il rischio di demenza senile e di Alzheimer. Ha un sapore delicato e poco sapido per via dell’habitat costituito da acqua dolce oltre ad avere un costo decisamente più contenuto rispetto al pesce di mare.
Il pesce di lago è una materia prima assolutamente non semplice da cucinare, per alcuni versi neanche molto popolare. Questo significa dover prestare particolare attenzione alla cottura, per non asciugarne troppo le carni, una cura nella cottura che, sebbene sia indispensabile per la cottura di tutti i pesci, in realtà deve essere ancor più profonda con i pesci di acqua dolce.